“Lo stolto ha detto nel suo cuore: non c’è Dio”: L’ateismo nel Salmo 14

Autor:

Étienne-Noël Bassoumboul

Localización:

Espíritu: ISSN 0014-0716, Año 70, Nº. 161, 2021, págs. 39-58

Idioma:

Italiano

Abstract:

La professione di fede del salmista biblico si consolida nella comprensione di ciò che le è opposto, ossia l’ateismo. Questi, nel salmo 14, ha due dimensioni che sono i due luoghi principali della rivelazione, cioè le due categorie dell’unica fede giudaica: il creato e la storia. Il presente articolo si sofferma sul primo, partendo dalla certezza biblica che originalmente, le opere sono di YHWH. I tre primi versetti del Salmo 14 alludono a un ateismo pragmatico in quanto processo di denaturalizzazione, ossia una corruzione ontologico-oblativa. Quindi l’ateismo non è semplicemente teorico, ma soprattutto etico, in questo senso il salmo mette in parallelismo la negazione de l’esistenza di Dio e l’agire bene.

Palabras clave:

Stolto, corrompere, opere, saggio.

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